Manovra economica ai raggi x, ieri sera, su Etv: dal reddito di cittadinanza alla flat tax, passando per le pensioni.
Ad analizzare la politica economica del governo Lega-M5s Elsa Fornero, già ministro del Welfare durante il governo Monti, e Claudio Borghi Aquilini, economista della Lega e presidente della Commissione Bilancio alla Camera.
Ho seguito solo la parte riservata alla prof. Fornero, che era quella che in definitiva mi interessava.
Elsa Fornero ha mostrato, come sempre del resto, competenza,chiarezza espositiva, calma: una bella persona, di cui ho stima, anche, se non soprattutto, per l’onere che si è assunta con la riforma contestata, ma soprattutto strumentalizzata a fini elettoralistici, col seguito di canea berciante.
Ciò che non non ho molto apprezzato di quei 40 minuti è ciò che io addebito ai talk show, su cui generalmente evito di sintonizzarmi: l’interventismo del conduttore.
Spesso infatti Elsa Fornero non poteva finire un concetto perché interrotta dal conduttore, e, come non bastasse, dalle telefonate, alcune delle quali del tutto perdibili, come quella di una signora che ha chiamato per domandare a Fornero perché la figlia fosse andata in pensione a soli 39 anni.
Sarebbe bastato fare un giro sul web, cercare siti affidabili, per capire, come poi ha chiarito Elsa Fornero, che si trattava di una balla.
De Lazzari,
per quanto riguarda le telefonate, le piaccia o no, il format prevede l’intervento del pubblico senza filtro.
È lo spirito della trasmissione, che vuole essere una piazza virtuale senza alcun tipo di censura.
Venendo alla conduzione, ciò che lei chiama “interventismo del conduttore”, noi lo chiamiamo dialogo. In caso contrario, sarebbe un monologo. Magari a lei piace. A noi no.
Stia bene