<Il vostro scritto mi ha dato nuova forza>. Il giorno dopo il blitz di Forza Nuova, con uno striscione provocatorio contro il parroco di Rebbio, il sacerdote ha deciso di rispondere ai militanti del gruppo di estrema destra con una lettera affidata al Settimanale della Diocesi.
“Don inGiusto si occupi di chiesa non di politica”, è il messaggio scritto sullo striscione firmato da Forza Nuova. Un attacco alla politica di accoglienza di don Giusto della Valle e alla sua presa di posizione contro la chiusura del campo di via Regina.
<Cari signori di Forza nuova, perlomeno così vi siete designati – scrive don Giusto – mi sarebbe piaciuto veniste a parlare a casa mia con tutta calma, in pieno giorno, anziché affiggere nottetempo un vostro cartello sulla recinzione dell’oratorio di Rebbio. Comunque, il vostro scritto notturno mi ha dato una nuova forza in due direzioni: innanzitutto a lottare contro il male che c’è in me, mi avete chiamato “ingiusto” e ne sono cosciente>.
<In secondo luogo – continua il parroco di Rebbio – mi sento onorato se voi avete identificato in me una persona della Chiesa di Como che fa politica; vi ringrazio. La Chiesa fa politica, ha a cuore la “polis” ed i più fragili della polis. Il Regno di Dio, il cui annuncio è al cuore della vita del nostro fondatore, è Regno di Pace e di Giustizia e beati sono coloro che iniziano a costruirlo su questa terra>.
La lettera si chiude con un ringraziamento ai militanti di Forza Nuova. <Grazie per avermi ricordato e confermato in questi due obiettivi su cui continuo a lavorare insieme a tantissime persone di Como>, chiosa don Giusto della Valle.
E anche il vescovo ha espresso la sua vicinanza al sacerdote e alla comunità. <Ho appreso con rammarico e con un certo stupore la notizia del gesto dimostrativo rivolto a don Giusto e alla comunità di Rebbio. A loro voglio dire: il Vescovo vi è vicino – scrive monsignor Oscar Cantoni – Come padre e pastore ritengo giusto richiamare a tutti la necessità di recuperare toni sereni e pacati nel dibattito e nel confronto fra idee differenti. La Chiesa, in verità non per scelta politica, ma esclusivamente pastorale, nella sua missione a vantaggio di tutti, soprattutto di chi è emarginato e solo, deve poter venire incontro a tutte le fragilità, ascoltarle e guidare il popolo di Dio a tradurre il Vangelo mediante scelte coerenti, in parole e opere>.
Sostegno al sacerdote anche dalla Cisl dei Laghi: <Riteniamo che in questo particolare momento storico ed economico, e di grave tensione sociale del paese, il qualunquismo possa alimentare e ingenerare episodi intolleranza>, dicono.