Un vertice sul futuro della tv e della comunicazione. È stato il vicepremier Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo Economico, ad aprire e presiedere a Roma il neonato Tavolo TV4.0, attorno al quale si sono seduti i rappresentanti delle istituzioni competenti in materia, gli operatori televisivi e le associazioni di categoria.
Al tavolo anche il comasco Maurizio Giunco, vicepresidente di Confindustria Radio Tv, insieme con il presidente Franco Siddi. Confindustria Radio Tv e AgCom (Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni) sono state chiamate alla vicepresidenza dei lavori del nuovo organismo, presieduto – come anticipato – dal vicepremier.
“La principale finalità del Tavolo – ha dichiarato il ministro Di Maio – è accompagnare questo processo di transizione digitale del sistema radiotelevisivo, coordinando le attività di rilascio della banda 700 per assicurare che il trasferimento delle frequenze avvenga senza ritardi rispetto alle scadenze stabilite e per garantire un uso efficiente dello spettro radioelettrico. Le frequenze sono infatti un asset fondamentale e indispensabile per lo sviluppo del 5G. È tempo che in Italia si inizi ad anticipare il futuro e a fare investimenti che vadano nell’ottica delle nuove tecnologie: la prossima Netflix – ha concluso Di Maio – può essere italiana se sviluppiamo a casa nostra le piattaforme del futuro”.
“Occorre immediatamente – ha aggiunto Maurizio Giunco, vicepresidente di Confindustria Radio Tv – porre rimedio alle incongruenze di una roadmap pensata dal precedente governo senza alcun dibattito con gli stakeholder, che sono grati al ministro per aver dato l’opportunità di un confronto finalizzato a una transizione indolore”.
Nella foto: il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio tra il comasco Maurizio Giunco (a destra) e Franco Siddi (a sinistra), rispettivamente, vicepresidente e presidente di Confindustria Radio Tv