Nuovo blitz dei militanti di Forza Nuova, che la scorsa notte hanno affisso fuori dall’oratorio di Rebbio uno striscione provocatorio contro il parroco don Giusto Della Valle e contro il suo impegno nell’accoglienza dei migranti. “Don inGiusto si occupi di chiesa non di politica”, si legge sul manifesto. “Durante l’incontro del 18 settembre organizzato da Como Senza Frontiere – spiegano gli esponenti dell’estrema destra – il parroco di Rebbio don Giusto ha smesso le vesti ecclesiastiche trasformandosi in un politico vero e proprio, con affermazioni pesanti verso le forze dell’ordine e proposte pro-immigrazione per contestare lo spostamento di 70 “risorse” dal centro di accoglienza di Via Regina. Ancora una volta il palese interesse per il business immigrazione si è mascherato da buonismo e carità cristiana – accusano i militanti – Tutto ciò mentre a Rebbio la cittadinanza ha più volte manifestato la paura, il disagio di avere centinaia di immigrati nullafacenti per le vie, sul sagrato della chiesa, nei pressi dell’oratorio”. Immediate le reazioni da parte del mondo politico e cattolico. “Possiamo confrontarci anche aspramente, ma la coerenza fra il suo modo di vivere e le sue parole è esemplare”, dicono riferendosi a don Giusto i consiglieri comunali Stefano Fanetti, Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco e il segretario cittadino del Pd, Tommaso Legnani. “Questo è il clima che si sta diffondendo grazie alla politica di incitamento all’odio”. Oltre a condannare il gesto, il Pd chiede che “il Comune di Como, per voce del sindaco Mario Landriscina, prenda posizione rispetto all’accaduto”. Solidarietà è arrivata anche dalle comunità che partecipano al Tavolo Interfedi della città di Como. “Pieno sostegno a don Giusto, – si legge in un comunicato – con un grazie per la coerenza e l’impegno instancabile che offre alla complessa realtà del nostro tempo”. “Mettere in contrapposizione la Chiesa con la politica è anacronistico – interviene infine Gianpaolo Rosso, presidente dell’Arci provinciale – Siamo convinti che la politica di don Giusto continuerà a dare a Como lustro e speranza”. Contattato dalla redazione, il parroco ha deciso per ora di non commentare l’accaduto.