Migranti e chiusura del centro di accoglienza di via Regina: scoppia la polemica all’interno del centrodestra, con Fratelli d’Italia che risponde alla stoccata della Lega.
Lega che, per voce del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, ieri sera era intervenuto sulla posizione di Fratelli d’Italia in merito all’annunciata chiusura del centro.
“Il centro per immigrati di via Regina a Como sarà chiuso: per noi leghisti è un successo e una promessa mantenuta. Sorprende che Fratelli d’Italia, che insieme a noi aveva chiesto la dismissione (con tanto di corteo il 30 dicembre 2016), ora si dica contrario. Noi restiamo coerenti. E passiamo dalle parole ai fatti”, aveva detto Molteni.
“A seguito delle accuse di incoerenza lanciate dall’onorevole Molteni – replica Fratelli d’Italia con una nota stampa – vorremmo ricordare che siamo stati il primo partito a chiedere il blocco navale e l’introduzione del reato di integralismo islamico. In relazione alla nostra protesta nel dicembre 2016 per l’apertura del campo di via Regina, precisiamo che tutta la città espresse dubbi e preoccupazioni a fronte del comportamento dell’allora prefetto, che aprì il campo senza dare spiegazioni in merito all’ingresso, ai presidi pensati a favore della tutela dell’ordine pubblico da attuarsi nel quartiere di San Rocco. Dato che ora nessuno, tantomeno il ministero dell’Interno, è in grado di garantire che non si verifichino nuove emergenze migratorie e preso atto del numero elevato di senzatetto, anche italiani, che potrebbero trovare ricovero in quella struttura, abbiamo chiesto di verificare con molta attenzione ogni futura decisione inerente la chiusura. La coerenza è altra cosa rispetto alla demagogia di certe posizioni mirate unicamente al consenso elettorale immediato. Se l’intervento del Ministro è finalizzato a tagliare i costi del campo di via Regina allora si chiudano tutti i centri. Ricordiamo che Fratelli d’Italia chiede che il campo venga utilizzato soprattutto per le decine di senza tetto italiani che dormono sotto i portici della città”.