Como non è una città per ciclisti. E non parliamo di ciclisti agonisti o appassionati in forma che macinano migliaia di chilometri all’anno.
Parliamo di semplici ciclisti urbani. Il bike sharing, infatti, stenta a decollare a Como, nonostante il grande afflusso turistico.
Un servizio inaugurato nel 2013, dalla precedente amministrazione, che conta 16 stazioni in tutta la città e offre una fascia gratuita di mezz’ora.
Nel 2017 sono state prelevate 65 biciclette al giorno: considerando solamente dieci ore diurne, si tratta una media di poco più di sei biciclette all’ora su tutte le sedici stazioni.
Un dato praticamente invariato nel 2018. Erano 64,7 prelievi medi al giorno nel 2017, sono 65,6 nel 2018.
Gli abbonamenti attivi sono invece nettamente calati: erano 314 alla fine dell’anno scorso, sono 289 quest’anno.
Che il comune di aggiorni e aggiorni l’app se vuole fare la città turistica!!! E poi che sistemi le bici…
non so se la procedura di registrazione per utilizzare le bici sia stata semplificata, ma per come la ricordo è difficilmente utilizzabile da parte di un turista che si ferma in città pochi giorni. poi è innegabile come sia totalmente assente un percorso chiaramente fruibile che invogli a utilizzarle. una bella pista da villa Geno a Cernobbio in fondo non sarebbe fantascienza…
Quest’estate ho dovuto assistere parecchi turisti stranieri che volevano usare il servizio bici indirizzati dallo sportello ASF di piazza Matteotti in viale Varese alla Regione Lombardia, che non ha nessuna competenza in merito. Ho scoperto, dopo numerose telefonate, che il sistema non funziona sugli smartphone perché la app non è aggiornata e il problema è unicamente imputabile a che gestisce la piattaforma del bike sharing. Turisti delusi ed ennesima brutta figura di una città a vocazione turistica! P.S. Se avessero preso le bici avrebbero pure scoperto che Como non è una città a dimensione di ciclisti: nessuna pista ciclabile, buche dappertutto e rischio di essere investiti dalle macchine che sfrecciano sulle strade!
La Gerosa ha fatto più danni che resto….la Como ciclabile…????..???
Il comune precedente ha mangiato soldi cavalcando l’onda della ciclabilita’
Esempio è la Val fresca….lasciata franare l’incuria delle strade….ecc..
Non funziona il sistema! Dev’essere semplice pagare con la carta di credito ma non lo è! Come in tutte le cose il comune si dimostra lento ed inefficiente. Non parlo dell’ultima amministrazione, sono anni che nulla funziona!