“Una situazione indecente. Siamo stanchi di essere maltrattati”.
Ennesimo viaggio della speranza per i pendolari comaschi che utilizzano i treni Trenord tra Como e Milano.
Il rientro dall’ufficio, ieri sera, è stato un disastro. Centinaia di passeggeri ammassati in un treno di quattro carrozze. In ritardo, ovviamente.
“Ci risiamo – scrive Ettore Maroni, portavoce del comitato Pendolari Como – Come già accaduto giovedì, ieri il treno Tilo 25528 delle 18:10 da Milano centrale diretto a Lugano è previsto in partenza con la sezione di coda chiusa per mancanza di personale. La solita cronaca: il treno da Chiasso arriva in ritardo di 10 minuti (questa volta con sole 8 carrozze quindi già insufficiente). Manca personale, il capotreno fa scendere le centinaia di passeggeri che si sono sedute nella sezione di coda e li invita ad ammassarsi sulle sole 4 carrozze di testa (o in alternativa a prendere il treno successivo)”.
E’ il caos: il capotreno, raccontano i pendolari, chiama Polfer ed esercito per farsi autorizzare la partenza. Decine di persone restano a terra, il treno parte con 21 minuti di ritardo e i passeggeri sono ammassati nelle uniche carrozze aperte.
Oltre al danno, aggiunge Maroni, una comunicazione ufficiale che suona come una beffa. “La app di Trenord pubblica che il ritardo è dovuto a passeggeri non in regola con il biglietto. È indecente. Meriteremmo delle scuse invece che bugie. Si presentano con un treno di quattro carrozze il venerdì sera alle 18.10 sapendo benissimo che è gravemente insufficiente per trasportare migliaia di pendolari e turisti, non danno nessuna assistenza alla clientela e la accusano ingiustamente di essere la causa del problema? Vergogna”.