Dai tavoli della roulette a quelli di un improvvisato ristorante sotto le stelle. I croupier del casinò di Campione hanno preparato e servito la cena a circa 300 ospiti ieri sera durante l’insolito Gran Galà del Casinò chiuso. Un evento organizzato dai dipendenti della casa da gioco, che dal 27 luglio scorso, data della dichiarazione di fallimento e della chiusura della casa da gioco, sono in presidio permanente davanti alla struttura.
I croupier hanno preparato la cena con una cucina da campo: vitello e riso in bianco, più torte salate e antipasti preparate dalle mogli dei dipendenti. La serata è stata allietata dalla musica dal vivo e si è aperta con l’Inno di Mameli. Uno degli slogan più diffuse era “Campione è d’Italia”.
I lavoratori del casino, 486 in tutto, senza lavoro ormai da un mese, chiedono a gran voce l’intervento del governo italiano e la riapertura della casa da gioco. Alla cena ha partecipato anche il sindaco di Campione Roberto Salmoiraghi, accompagnato da alcuni consiglieri comunali.
«Abbiamo voluto fare una iniziativa svincolata dalle opinioni personali», dice Alessandra Bernasconi, già responsabile marketing del Casinò. «Non abbiamo invitato figure istituzionali – prosegue – ma solo i clienti storici del casinò che ci hanno sempre confermato il loro affetto durante il presidio, venendoci a trovare e sostenendoci. Un centinaio hanno prenotato la cena per il gala. Vogliono che riapriamo, ci vedono come una grande famiglia. Il prossimo passo sarà andare a Roma a rivendicare le nostre ragioni».