Il consigliere dell’opposizione Fulvio Anzaldo rilancia la polemica sull’estate senza lido di Como. <Il Comune ha perso cinque mesi – attacca – Se l’amministrazione avesse fatto i passaggi giusti, il lido di Villa Olmo sarebbe stato riaperto in tempo per la stagione estiva>.
La querelle sul lido chiuso, con la battaglia legale sulla concessione, è sfociata in un’intera stagione con le piscine tristemente asciutte. Anzaldo, della lista Rapinese Sindaco, con un post su Facebook ha attaccato il Comune di Como sostenendo che c’erano i tempi per poter fare diversamente.
<Avreste voluto fare il bagno al Lido di Villa Olmo quest’estate? Sì? Anch’io>, dice. <Se l’amministrazione avesse chiesto la restituzione dell’area a marzo, come avrebbe potuto fare, e non a fine luglio, come ha invece fatto, sarebbe stato possibile>.
Il consigliere entra poi nel merito della contestazione all’amministrazione cittadina. <L’1 marzo scorso il Comune ha determinato la decadenza di Sport Management spa dalla concessione d’uso del Lido di Villa Olmo. Decisione a nostro avviso inopportuna, sia per le concrete motivazioni sia, soprattutto, per gli effetti: inutilizzabilità del Lido, contenziosi, mancati introiti, eccetera. Tuttavia l’amministrazione ha intimato la restituzione dell’area quasi cinque mesi dopo la determinazione di revoca della concessione>.
Palazzo Cernezzi si è mosso solo dopo il pronunciamento del Tar, all’inizio di agosto. Il Comune, nel corso di un sopralluogo, ha poi scoperto i guai legati alla manutenzione che hanno impedito la riapertura del Lido. <Se però l’amministrazione avesse chiesto la restituzione dell’area al momento della determina di decadenza nel marzo 2018, come avrebbe potuto fare – chiude Anzaldo – ci sarebbe stato tutto il tempo utile per eseguire i necessari interventi di manutenzione e riaprire il Lido per l’estate>.