Secondo lotto della tangenziale di Como: è scontro tra politica e mondo degli ambientalisti. Mentre infatti buona parte della politica lariana concorda sulla necessità di completare la tangenziale, le associazioni ambientaliste brianzole si schierano contro.
Lo fanno con un comunicato stampa congiunto, in risposta – scrivono – “agli annunci dei vari politici locali e regionali apparsi sui quotidiani in questi ultimi giorni”.
Definiscono la Pedemontana un progetto “fallimentare” ed elencano una lunga serie di criticità, tra le quali “i costi, lievitati a oltre 5 miliardi di euro, le previsioni di traffico sovrastimate e le carenze in termini di compensazioni ambientali“.
Quindi, l’affondo. “Chiedere di reperire 1 miliardo di euro per completare il secondo lotto della Tangenziale di Como e chiedere la gratuità del passaggio nel tratto attuale significa chiederli nuovamente a noi contribuenti per buttarli in un’idea sorpassata di mobilità. Il completamento del secondo lotto della Tangenziale di Como sarebbe il preludio per dare il via all’iter e poi ai lavori dell’autostrada Varese-Como-Lecco, un altro sistema autostradale inutile”.
Gli ambientalisti chiedono invece di risolvere le criticità sulle strade esistenti e di rilanciare le linee ferroviarie come la Como-Lecco, e di archiviare sia la Varese-Como-Lecco, sia Pedemontana e tangenziali connesse. Un documento firmato da sette associazioni ambientaliste del territorio, tra le quali il WWF Insubria.
Ottimo servizio. Volevamo specificare i nomi delle altre associazioni che firmano questo comunicato oltre al WWF Insubria:
Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera / Le Contrade – Inverigo / L’Ontano – Montorfano / Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” Alzate Brianza / Il Gambero – Capiago Intimiano / Sinistra e Ambiente – Meda / La Puska – Lentate sul Seveso