L’attesa assemblea pubblica che ieri sera avrebbe dovuto mettere a confronto i cittadini, il Comune e i fautori della riqualificazione di viale Varese, alla fine, è saltata. Il tutto a poche ore dall’incontro. La notizia, comunicata attraverso una nota di Palazzo Cernezzi che giustificava la decisione con l’indisponibilità dei progettisti a presenziare, ha suscitato, com’era ovvio attendersi, una nuova ondata di polemiche, da parte delle opposizioni in consiglio comunale e delle associazioni ambientaliste, che ieri sera hanno deciso di presidiare ugualmente la biblioteca all’orario prestabilito per l’incontro e organizzare una contro assemblea “per spiegare ai cittadini – ha scritto Legambiente in una nota – i motivi per cui il progetto non deve essere portato avanti, in quanto non è riscontrabile alcun interesse pubblico”. E proprio il circolo Legambiente di Como ha diffuso in queste ore una lettera aperta al sindaco Mario Landriscina. “Di fronte a questo annullamento immotivato, – si legge – ci sentiamo in dovere di esprimerle con forza delusione e preoccupazione. Ci rivolgiamo a Lei in quanto la comunicazione di annullamento non recava alcuna sottoscrizione, nessuno si è assunto la responsabilità politica di tale atto. Siamo delusi dall’atteggiamento della Sua Amministrazione che in un primo momento si è mostrata aperta al confronto con le associazioni e i residenti, mentre ieri è arrivata ad annullare un incontro pubblico che avrebbe avviato un percorso partecipativo dovuto ed assolutamente necessario. La presenza del soggetto privato proponente non solo non era necessaria, ma probabilmente neppure opportuna. Noi, – scrive Legambiente – continueremo a perseguire la strada della partecipazione e se la scelta dell’amministrazione fosse quella di non convocare l’Assemblea tematica, ci impegneremo per la raccolta delle 400 firme necessarie ai sensi del regolamento sulle pratiche partecipative”.