Segno meno per il livello delle acque del lago di Como. Nei giorni scorsi, il Lario è sceso al di sotto dello zero idrometrico, toccando quota meno 3 prima di iniziare, nelle ultime ore, una lenta e lieve risalita. Oggi, il dato rilevato dall’Ente Regolatore dei grandi laghi si attestava ancora, anche se di poco, in terreno negativo, con l’afflusso di acqua che risulta però superiore al deflusso e quindi una prospettiva di risalita.
Il dato di questi giorni è vicino ai minimi storici del periodo e ampiamente al di sotto della media stagionale, che si attesta tra i 90 e i 100 centimetri sopra lo zero idrometrico. Le piogge delle scorse ore non hanno cambiato la situazione, anche perché l’andamento del livello dell’acqua è legato soprattutto alle decisioni del Consorzio dell’Adda.
L’acqua tanto bassa porta con sé una serie di preoccupazioni legate al rischio di possibili cedimenti delle rive e dei muri lungo le sponde. Un problema già sollevato più volte nel recente passato e finito pure sul tavolo della competitività. Proprio in quella occasione però, i vertici del Consorzio dell’Adda avevano respinto le critiche e il direttore Luigi Bertoli aveva dichiarato: “Regoliamo talmente bene le acque del Lario che le esondazioni in piazza Cavour si sono drasticamente ridotte e il livello del lago non è più sceso a -40 centimetri come avveniva in passato. Nessuno, però, vuole riconoscere al Consorzio dell’Adda questi meriti”.