Questa mattina nella Sala Stemmi del Comune di Como Mario Landriscina ha riunito la giunta e la stampa per fare il punto su 365 giorni da sindaco. Un bilancio sugli obiettivi raggiunti in questi primi 12 mesi di mandato e su quanto ancora resta da fare per la città.
Landriscina ha così sintetizzato punto per punto gli interventi di ogni assessorato, dalla questione dei parcheggi di Viale Varese, la Ticosa, passando ancora per i lavori a Villa Olmo fino a quello che Como ancora attende: i grandi temi come sicurezza, paratie, pulizia e decoro della città, cimiteri e forno crematorio e la gratuità della tangenziale.
Landriscina uomo mi sembra una brava persona: quando parla di stanchezza e amarezza mostra sincerità, il che è piuttosto inconsueto in un politico, anche se io non voterei mai la parte politica che lo ha espresso.
Visto che ha fatto il bilancio del suo primo anno da sindaco, vorrei approfittare dell’occasione per domandargli se non ritenga inopportuno che la vicesindaco della sua giunta – Alessandra Locatelli, Lega – mantenga il doppio incarico sia come membro della giunta comasca, sia come parlamentare a Roma.
Doppio incarico corrisponde a doppio stipendio pubblico, mentre il servizio vien ovviamente svolto al 50%.
Ogni considerazione di carattere etico ognuno può farsela da sé.