“Il progetto Pedemontana risulta fermo al 30% dell’opera, da ormai cinque anni, e il contenzioso seguito alla rescissione del contratto con l’impresa appaltatrice Strabag non depone a favore della conclusione di un’opera di importanza nazionale”: sull’infinito iter dell’infrastruttura è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti, che ha presentato un’interrogazione urgente al ministero. “Il traffico resta inferiore al 50% rispetto alle previsioni – aggiunge Butti – e non paga i costi operativi e finanziari a causa anche del mancato completamento dell’opera. E al di là del risvolto amministrativo e penale sembra chiaro che ogni dichiarazione volta a garantire l’immediato completamento dell’infrastruttura sia destituita di ogni fondamento”. Per i due “secondi lotti” delle tangenziali, – come si legge nell’interrogazione di Butti – in questa condizione, non c’è futuro, cosi come sono destinate a restare nel limbo le affermazioni dell’ex presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni in ordine all’annullamento del pedaggio, sostanzialmente smentite anche dall’assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi. Il deputato chiede quindi al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli quale sia la sua valutazione per salvare e rilanciare l’intera opera Pedemontana. Nell’interrogazione si propone inoltre la costituzione di un pool commissariale, composto da un tecnico, un legale, un esperto di finanza che abbiano il compito di analizzare la complessa situazione. E infine, non ultima, Butti ritorna a chiedere l’opzione, a lungo promessa ai lombardi, di annullamento del pedaggio, almeno in alcuni tratti.