L’ambulatorio per l’Ipertensione dell’ospedale Sant’Anna viene promosso “Centro di riferimento”. Dopo il riconoscimento ottenuto dalla Società italiana ipertensione arteriosa, il servizio del presidio di San Fermo della Battaglia, che svolge la sua attività anche al Sant’Antonio Abate di Cantù, viene elevato di livello dall’Azienda socio sanitaria territoriale lariana per premiarne la continuità e la qualità del lavoro svolto in questi anni. Il centro, di cui è responsabile il dottor Claudio Pini, si occupa della diagnosi e della cura dell’ipertensione e ogni anno segue 1.500 pazienti, effettua 1.200 monitoraggi e oltre 100 day hospital. L’ipertensione arteriosa, come il diabete e l’obesità, è una delle patologie della civilizzazione che colpisce il 30% delle persone e la sua incidenza aumenta con l’età. Di grande importanza, secondo gli esperti, il controllo periodico dei valori, in quanto l’ipertensione sarebbe il principale fattore di rischio delle malattie cardio-cerebro-vascolari che rappresentano la prima causa di morte al mondo. In Italia gli ipertesi sono 16 milioni e solo una persona su tre ha la pressione ben curata. Ma quando è necessario iniziare a tenere sotto controllo i valori? “Sarebbe bene sottoporsi a misurazioni periodiche già a partire dai 30-35 anni, anche se non si hanno disturbi”, spiega il dottore Pini. “Il Centro per l’ipertensione – aggiunge Fabio Banfi, direttore sanitario dell’Asst Lariana – gioca un ruolo importante anche nella presa in carico dei pazienti cronici. Sono state molte le richieste al Centro Servizi di pazienti con questa patologia”. Il Centro del Sant’Anna ha predisposto una brochure, scaricabile dalla home page del sito www.asst-lariana.it, che spiega come prevenire la pressione alta.