I genitori comaschi che iscrivono un figlio a scuola non dovranno più presentare i documenti sulle vaccinazioni obbligatorie. La regione Lombardia ha attivato l’anagrafe regionale delle vaccinazioni e questo prevede che il controllo sulla protezione dei bambini iscritti venga fatto tramite una procedura semplificata gestita direttamente da scuola e Ats di riferimento, senza bisogno che le famiglie producano la certificazione.
La cosiddetta procedura semplificata è prevista dalla legge che ha introdotto l’obbligo vaccinale per i bambini e ragazzi fino a 16 anni che frequentano la scuola ed è attuabile per l’anno scolastico 2018-2019 nelle regioni e province autonome ma anche ovunque sia stata istituita l’anagrafe vaccinale. La Lombardia conferma l’attivazione del servizio e per tutte le famiglie comasche vale dunque la semplificazione del percorso.
Per l’iscrizione al prossimo anno scolastico i genitori non dovranno dunque presentare il certificato vaccinale. Sarà l’Ats di riferimento, l’Insubria nel caso di Como, ad inviare alle scuole l’elenco dei bambini iscritti che non risultino in regola con gli obblighi vaccinali.
Una volta ricevuto l’elenco, nei dieci giorni successivi saranno le scuole a verificare, con le famiglie, se effettivamente i bambini non siano in regola oppure, in alternativa, a farsi consegnare e quindi trasmettere i documenti che attestino la vaccinazione dei bambini. Resta poi l’obbligo per la scuola, nel caso dei bimbi da 0 a 6 anni non in regola con le vaccinazioni obbligatorie, di non ammettere i piccoli in classe finché non siano in regola con quanto previsto dalla norma.