Stabilità è la parola chiave emersa dall’analisi congiunturale rapida di Unindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio relativa al mese di aprile 2018. “Avremmo preferito leggere dati più incoraggianti – sottolinea il Presidente di Unindustria Como Fabio Porro – È probabile che le tensioni internazionali, ad esempio le reciproche minacce commerciali tra USA e Cina, e il dilatarsi di una crisi tutta italiana rispetto ad un governo che ha avuto una lunga e travagliata gestazione, abbiano indotto alla prudenza”. In aprile, secondo quanto emerso dall’analisi, quasi la metà delle imprese comasche ha rilevato un livello di domanda interna ed estera stabile. Il saldo tra le imprese che hanno visto crescere gli ordinativi e quelle che hanno segnalato una diminuzione della domanda è leggermente negativo. Quasi due imprese su tre hanno comunque ordini in portafoglio sufficienti per coprire la produzione relativa a oltre un mese di attività, per il 9,7% superiori a un trimestre. Il livello della produzione industriale è rimasto invariato per il 54,5% del campione. Sul versante del fatturato è risultata quasi equivalente la quota di imprese con vendite in aumento o in calo, mentre il 39,6% delle aziende ha registrato una sostanziale continuità nel livello dei ricavi. Rimane costante rispetto all’ultima rilevazione il dato sui casi di insolvenza e di ritardo nei pagamenti, che interessa circa quattro aziende su dieci. Le aspettative degli imprenditori comaschi per il futuro sono prudenti. Il 67,7% del campione si aspetta nelle prossime settimane un periodo di stabilità, in continuità con l’andamento della domanda registrato ad aprile. Mentre continua a preoccupare l’aumento dei prezzi delle materie prime. “Il percorso giusto per una crescita reale – conclude Porro – può essere imboccato solo attraverso stimoli alla produttività, alla digitalizzazione, all’internazionalizzazione e all’innovazione”.