Dopo il naufragio dei giorni scorsi del tentativo di governo Lega-Movimento 5 Stelle, dovuto allo stop di Mattarella a Paolo Savona ministro dell’Economia, e dopo i duri attacchi al presidente della Repubblica, nel tardo pomeriggio di ieri il partito democratico comasco è sceso in piazza Boldoni, in centro città, in sostegno delle decisioni del Capo dello Stato e dei valori della Costituzione. Il presidio, a cui hanno partecipato circa 70 persone tra politici, militanti, sindacati e cittadini, è iniziato e terminato con l’inno d’Italia. “Siamo qui in difesa di quelle che sono le prerogative del Capo dello Stato, delle istituzioni e della nostra Costituzione che in questi giorni è stata oltraggiata da parte delle forze politiche che per interessi personali vogliono portare avanti un percorso che non è nel rispetto delle norme”, ha dichiarato Angelo Orsenigo, segretario provinciale del Pd e consigliere regionale. Il Carroccio nei giorni scorsi ha chiesto di rimuovere le foto di Sergio Mattarella dagli uffici pubblici. “La Lega già non tiene le immagini del presidente della Repubblica, non avveniva con Napolitano e non avviene neanche ora con Mattarella – è intervenuto l’ex consigliere regionale Luca Gaffuri – Quindi questa iniziativa non ci stupisce. Spero che i sindaci di Como, Erba e Cantù si rifiutino”. Al presidio hanno partecipato anche altre forze politiche. “E’ un momento delicato per la democrazia – ha dichiarato Emilio Russo di Liberi e Uguali – Viene messo in discussione il ruolo sopra le parti del presidente della Repubblica. Lo si è voluto costringere ad avvallare una scelta non condivisibile che aveva come obiettivo quello di suggerire ai cittadini la possibilità di portare l’Italia fuori dall’Europa”. E sulla possibilità di elezioni a luglio, Orsenigo ha detto: “Speriamo si possano svolgere in tempi più consoni per permettere alle forze politiche di presentare una proposta adeguata”.
C’ero anch’io ma non ho nulla a che spartire col PD, la causa principale di questo disastro istituzionale !!!!!
Ormai, accusare il Pd di ogni colpa è diventato uno sport nazionale. Privo di basi logiche. Se non quelle della propaganda contraria.