Spaccata nella notte tra domenica e lunedì in viale Lecco, nel negozio di elettronica Unieuro. Un colpo, almeno dalle informazioni iniziali, fotocopia di quello avvenuto solo due notti prima in via Milano, nel negozio della Tim, sempre in centro Como.
I malviventi sono entrati in azione in viale Lecco nella notte. Dalle prime informazioni, avrebbero usato un tombino per spaccare una vetrina ed entrare nel locale. La banda era composta da tre persone. Il negozio è videosorvegliato e collegato alle forze dell’ordine. Non appena è scattato l’allarme dunque, sono partiti gli agenti di polizia della questura di Como, giunti rapidamente in viale Lecco.
I malviventi nel frattempo avevano spaccato alcune vetrine che contengono smartphone e apparecchi elettronici e avevano infilato in un borsone alcuni articoli. Visto l’arrivo dei poliziotti però, sono stati costretti a fuggire subito, inseguiti dagli agenti. I malviventi si sono visti costretti a sbarazzarsi del borsone con la refurtiva, gettato a poca distanza dal negozio durante la fuga e recuperato. La merce è stata dunque restituita. Sono in corso le indagini per individuare la banda.
Le modalità del colpo sono pressoché identiche a quello messo a segno nella notte tra giovedì e venerdì in un negozio di telefonia di via Milano. Anche in quel caso, i malviventi hanno spaccato la vetrina utilizzando i tombini presi dalla strada e hanno poi devastato il locale. Ingente in quel caso il bottino.
CONFESERCENTI: “PROBLEMA SICUREZZA”. IL PREFETTO: “PRESIDIO COSTANTE”
Como, seconda spaccata in pochi giorni in centro: Confesercenti, associazione che rappresenta i negozianti, chiede alle istituzioni la convocazione di un tavolo per la sicurezza. “Prima la spaccata in un negozio in via Milano e ora in un altro in viale Lecco – commenta Claudio Casartrelli, presidente di Confesercenti Como – si tratta di vie centralissime e non periferiche. Se i ladri arrivano ad agire e a ripetere un furto con analoghe modalità pochi giorni dopo il primo è perché sanno di agire in un territorio poco presidiato durante le ore notturne che garantisce loro l’impunità. Chiediamo alle istituzioni tutte di convocare un tavolo di confronto”.
“Il territorio comasco è assolutamente presidiato – risponde il prefetto di Como, Bruno Corda – prova ne sia il fatto che, nel secondo episodio, i ladri hanno dovuto abbandonare la refurtiva perché sono stati interrotti dalla polizia. Quindi, il presidio è costante, senza sovrapposizioni e in totale coordinamento tra le forze dell’ordine”.