Movida in piazza De Gasperi: per ora nessuna ordinanza sul coprifuoco alle 22 per musica e tavolini, fanno sapere dal Comune di Como. Mentre la battaglia legale tra residenti ed esercenti continua, si riaccende il caso politico.
A muoversi non solo partiti e liste civiche, ma anche un’associazione di categoria. “Non si vuole entrare nel merito del contenzioso – premette il Presidente FIPE e Confcommercio Como, Giovanni Ciceri – ma, come regola generale, non possiamo condividere che gli uffici non consentano di ritrovarsi dopo le dieci di sera. Se è il rumore che dà fastidio, ci si domanda: se i locali sono chiusi e la gente si ritrova comunque nelle piazze si è intenzionati ad evitare anche quegli assembramenti?”
“Ci si chiede se sia possibile e conveniente obbligare alla chiusura entro le ore 22, durante la stagione estiva, quelle attività che erogano servizi per turisti e residenti. Non è concepibile imporre un simile orario di chiusura, almeno per chi ha preso coscienza del potenziale turistico della nostra Città”, aggiungono i consiglieri comunali di Forza Italia Luca Biondi ed Elena Canova. “Pensare di far cessare l’attività dei pubblici esercizi in Piazza De Gasperi alle 22, ma il discorso vale anche per altre zone della nostra città, è, evidentemente, una contraddizione enorme per una città che voglia avere la purché minima ambizione turistica”, conclude il gruppo consiliare di Svolta Civica.