“Non vogliamo che la rassegna lasci Cernobbio e per questo siamo disposti a fare tutto quello che possiamo, purché sia di nostra competenza”. Così il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni, interveniene nella polemica su presenze e esposizioni parallele al di fuori del salone, accusate di distrarre i visitatori dalla rassegna ufficiale.
La prestigiosa kermesse di tessuti per l’arredo denuncia gli scarsi controlli e pensa di abbandonare l’abituale location di Villa Erba a Cernobbio, tanto che ieri il vicepresidente di Proposte, Piercarlo Viganò aveva fatto sapere di aver affidato tutto a un avvocato per verificare se ci siano gli estremi per agire.
“Purtroppo è una vicenda annosa con cui facciamo i conti da molti anni. La situazione che si è venuta a creare è davvero molto singolare. L’amministrazione ha effettuato verifiche normative, non ultima quella di pochi mesi fa quando abbiamo chiesto un parere sul caso alla Regione. La normativa – dice ancora il primo cittadino di Cernobbio – non mette in mano al Comune armi legali per gestire questo tipo di situazioni. Quello che possiamo fare è affidare a Proposte la maggior parte delle location fuori da Villa Erba”.