Tutto è ancora blindato. Nulla è cambiato ad oggi nella zona stadio di Como, uno dei quartieri con maggiore visibilità e richiamo turistico, chiusa domenica per un gruppetto di sette tifosi avversari. Si poteva pensare a una rimozione rimandata a causa della festività del primo maggio, ma siamo ormai a giovedì e l’area è ancora circondata da barriere.
Domenica scorsa il Como ha ospitato allo stadio Sinigaglia la Varesina, formazione di Venegono Superiore, per la penultima giornata di campionato.
A causa dei precedenti tra le tifoserie di Como e Varese, che nel corso della stagione si sono scontrate violentemente, ogni partita che prevede la presenza di supporter in arrivo dalle due province viene considerata ad alto rischio. E anche in questa ultima occasione, le autorità hanno adottato il protocollo di massima sicurezza, che prevede misure molto restrittive nell’intera area stadio. Misure, considerate, a posteriori, esagerate: domenica in città sono arrivati davvero pochissimi tifosi ospiti.
Per un gruppetto di amici, quindi, un intero quartiere, uno dei più prestigiosi e più frequentati di Como, è rimasto ingabbiato nelle cancellate di ferro. E ci si domanda, ad oggi, perché quelle barriere non siano state ancora rimosse.