Uno stadio blindato per una decina di tifosi. A guardare le immagini della partita di ieri le misure di sicurezza adottate in occasione di Como-Varesina sono apparse a dir poco sovradimensionate.
Le autorità ovviamente devono stare sempre dalla parte della ragione: devono, in altre parole, adottare ogni tipo di precauzione per evitare scontri.
Ma la situazione di ieri sembrava paradossale. Ed è figlia, purtroppo, della cronaca recente: le tifoserie di Como e Varese si sono scontrate violentemente. Perciò, qualunque match che preveda una tifoseria in arrivo dalla provincia di Varese (la Varesina è di Vengono Superiore, paese di 7mila abitanti a una dozzina di chilometri dal capoluogo) viene considerato ad alto rischio, e fa scattare una lunga serie di misure di sicurezza.
Misure che rendono di fatto la zona stadio invivibile, nella giornata di domenica, per residenti e turisti. I residenti sono abituati, ma ciò non significa che non patiscano i disagi. I turisti si chiederanno il motivo di una tale blindatura. Como fa i conti, ancora una volta, con la gestione tutt’altro che facile di uno stadio in uno dei quartieri più prestigiosi della città.
Nella foto: il gruppetto di tifosi della Varesina presenti ieri al Sinigaglia