Con una cerimonia ufficiale a Palazzo Cernezzi, questa mattina è stato celebrato il 150esimo anniversario dalla nascita della Scuola Comunale di Setificio. Era il 1868 e si è trattato di un momento storico per la città e per l’intero territorio comasco. Oggi in Sala Stemmi si sono riuniti il sindaco Mario Landriscina, il dirigente scolastico dell’Istituto di Setificio Paolo Carcano Roberto Peverelli, la presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio, oltre ad alcuni esponenti del consiglio comunale, dei rappresentanti del mondo associativo e dell’impresa e a una delegazione di studenti. L’incontro, fortemente voluto dai due enti che costantemente sostengono la scuola, la Fondazione Setificio e l’Associazione Ex Allievi del Setificio di Como, ha inaugurato una serie di attività che, in diverse modalità, racconteranno questo percorso, coinvolgendo in primo piano gli studenti e gli insegnanti nel trasmettere al pubblico comasco l’attualità del Setificio. Con la creazione di una Scuola per lo sviluppo dell’industria tessile, il Comune di Como – come si legge nel documento originale del 1868 – desiderava “dar miglior benessere alla città.. favorendo .. il miglior incremento dell’istruzione tecnica”. Ispirato ad una struttura formativa che integrava fattivamente pratica e teoria, crescita culturale e costruzione di prodotti innovativi e di alta qualità, con la Scuola di Setificio si intendeva costruire le basi della nascente struttura industriale, individuando in una formazione allargata sostenuta da un approccio laboratoriale e di ricerca, la strada maestra per il raggiungimento di questo obiettivo. Come evidenziato dal Dirigente Scolastico Roberto Peverelli, “Il Setificio oggi è molte cose, e tutte radicate nella struttura originaria della scuola, nelle sue caratteristiche costitutive e cioè nella sua vocazione tecnico-scientifica, sviluppata sulla componente storica del settore tessile e chimico.” L’Istituto è costituito da vari indirizzi. Oltre al Tessile, oggi denominato Sistema Moda, troviamo Chimica, Materiali e biotecnologie, Grafica e Comunicazione, Liceo Scientifico delle Scienze Applicate e il nuovo Liceo Artistico. “I nuovi indirizzi – ha concluso Peverelli – sono stati generati su una base ed una radice ben precisa, una sorta di filiazione dalla base tecnica iniziale che, applicata ad un settore multiforme come quello tessile, ha dato esiti specifici, caratterizzando l’offerta formativa in modo logico, coerente, davvero originale e con una chiara identità.”