Con una lettera aperta al sindaco di Como Mario Landriscina, la rete ComoAccoglie segnala la gravità della situazione determinata dalla fine dell'”emergenza freddo” ordinaria, affrontata quest’anno in una duplice forma: da una parte la consueta accoglienza nell’edificio di via Sirtori e dall’altra, in aggiunta, il rifugio notturno in tendoni allestiti nel chiostro dello stesso edificio. Complessivamente hanno beneficiato di questa accoglienza circa cento persone in situazioni di grande fragilità, sia italiane, sia di altre nazionalità. “Il direttore della Caritas Roberto Bernasconi – si legge nella lettera – ha comunicato a ComoAccoglie la volontà di prorogare per un altro mese l’assistenza nei soli tendoni, mentre si chiuderà il 2 aprile l’ospitalità nell’edificio. Saranno oltre cinquanta le persone escluse a breve, alle quali se ne aggiungeranno altrettante tra un mese. Si ritroveranno tutte per strada e saranno costrette a trovare ripari di fortuna in condizioni di vita non dignitose e con sicuri disagi anche per i cittadini. Non auspichiamo sicuramente una Val Mulini 2, realtà di “accoglienza” disumana – spiegano i volontari nella lettera – Ci siamo da subito chiesti perché i 20.000 euro costati alla comunità per blindare questo luogo non siano stati spesi nella messa a norma di uno dei tanti spazi di proprietà comunale che potrebbero accogliere i senzatetto”. Nella lettera si invita il sindaco di Como “a progettare, in collaborazione con tutti i soggetti presenti sul territorio e attivi su questa tematica, soluzioni più consone alla dimensione e complessità del problema”. ComoAccoglie ha indetto un presidio con i senzatetto che si svolgerà a Porta Torre a Como lunedì 2 aprile dalle 20.30 alle 23.