Autonomia, indipendenza, secessione: che senso hanno queste tre parole, ora che la Lega non è più “Lega Nord”, ma è diventato un partito a tutti gli effetti di stampo nazionale?
In Spagna la questione Catalogna è tornata prepotentemente di attualità, con l’arresto di Puigdemont e i moti di piazza.
In Italia – soprattutto in Lombardia e Veneto – esiste una questione settentrionale irrisolta. Migliaia di cittadini, leghisti e non, che hanno creduto nell’ideale indipendentista prima, e autonomista poi.
I movimenti a Nord della Lega fanno fatica a decollare. Eppure, esiste un malcontento, nel Settentrione, difficile da negare.
Qualcuno l’ha cavalcato, altri l’hanno ignorato, altri ancora strumentalizzato. Nessuno, però, l’ha ancora risolto.
Ne parleremo venerdì sera su Etv, a Nessun Dorma.
In studio cinque ospiti, con cinque idee completamente diverse. O quasi. Claudio Bizzozero, già sindaco di Cantù, candidato alle ultime elezioni per il Grande Nord.
Giorgio Masocco, canturino, indipendentista.
Sergio Gaddi ed Emilio Russo difenderanno invece – pur da posizioni diverse, Forza Italia e Liberi e Uguali – il concetto di unità nazionale.
E infine, una persona che incarna il concetto di indipendentismo e secessionismo: Andrea Viviani, vicepresidente del Veneto Serenissimo Governo, che rivendica con fierezza e orgoglio l’occupazione di piazza San Marco del maggio 1997.
L’appuntamento con Nessun Dorma è fissato per venerdì sera alle 21 su Etv.