Una cerimonia breve e formale, davanti a giornalisti e al personale che ha collaborato negli ultimi cinque anni con la giunta Maroni. “Non consegnerò la campanella che mi diede Formigoni – scherza l’ex governatore della Lombardia – ma un dossier sui principali focus del programma regionale di sviluppo 2013-2018”, aggiungendo: “Perchè noi di Varese siamo gente concreta”.
E sul dossier scherza anche il neo presidente Fontana: “Vedo subito che devo mettermi al lavoro, ma ‘Al lavoro’ era lo slogan della mia campagna elettorale quindi lo prendo subito in parola”.
“La partita più importante da giocare è quella sull’autonomia”, ha ribadito Maroni, che ha poi aggiunto: “Penso che la Lombardia avrà da guadagnare se a Roma avrà un governo, perché è l’interlocutore necessario. Mi auguro che sia un governo stabile e di legislatura, a guida leghista e con Salvini premier”.