In quella stessa chiesa dove fino a poche settimane fa andava a messa con il nipote, domani sarà salutato per l’ultima volta Giuseppe Volpe, il pensionato di 78 anni di Vighizzolo, frazione di Cantù, ucciso a coltellate il 16 marzo scorso proprio dal nipote, Luca Volpe, 26 anni, un ragazzo che ha sempre vissuto con il nonno e che dal nonno è stato cresciuto.
La comunità di Vighizzolo si stringerà attorno al figlio, alle nipoti e ai familiari di Giovanni domani alle 14.30. Effettuata l’autopsia, la Procura di Como ha dato il nullaosta per la celebrazione del funerale del pensionato, che sarà celebrato nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la parrocchiale del paese nel quale l’anziano viveva con Luca.
Dalle prime informazioni dell’autopsia è emerso intanto che Giovanni Volpe è stato colpito da ben 19 coltellate all’addome, ma anche alla gola e alla schiena. Una furia omicida che non ha lasciato scampo al pensionato. In carcere, al Bassone, accusato di quel delitto c’è il nipote dell’anziano, Luca Volpe, 26 anni. Interrogato lunedì dal giudice, il ragazzo avrebbe ammesso di aver aggredito il nonno dopo l’ennesimo rimprovero, avvenuto perché il giovane faceva uso di droga.
Da quanto è stato possibile accertare, il delitto sarebbe avvenuto al termine dell’ennesimo litigio, dopo che il giovane era stato visto mentre consumava della droga. L’aggressione mortale sarebbe avvenuta attorno alle 16.30 nell’abitazione in cui il nonno viveva con il nipote, in via Monte Palanzone a Vighizzolo. Il corpo del pensionato è stato poi scoperto soltanto attorno alle 21.30 dal figlio della vittima, che era andato a far visita al padre.