Omicidio di Carugo. La Corte d’Appello di Milano ha confermato i 19 anni di condanna per Luigi Rugolo, accusato di concorso nell’omicidio dell’architetto Alfio Molteni.
Rugolo era stato condannato a 19 anni anche dal giudice di Como. La sentenza dei giudici meneghina anticipa di poche settimane le decisioni che dovranno essere prese sui presunti mandanti, ovvero Daniela Rho (la moglie di Molteni) e Alberto Brivio, ritenuto essere dall’accusa l’amante della Rho. Brivio sta seguendo la via del processo pubblico di fronte alla Corte d’Assise di Como mentre Daniela Rho ha preferito farsi giudicare con il rito Abbreviato, la stessa decisione di Rugolo.
Secondo quanto ricostruito dalla procura lariana (il titolare dell’inchiesta è il pm Pasquale Addesso) Rugolo sarebbe stato l’anello di congiunzione tra gli esecutori materiali dell’omicidio e i presunti mandanti, Rho e Brivio.
A Milano erano attese le sentenze anche per Michele Crisopulli (uno dei presunti esecutori materiali del delitto) e Giuseppe De Martino, quest’ultimo ancora a processo per l’omicidio ma già di fronte ai giudici di secondo grado per gli atti intimidatori.
A Crisopulli l’Appello ha riconosciuto uno sconto di pena in seguito ad una semi-infermità, che ha fatto scendere la condanna a 14 anni e 8 mesi. De Martino invece è stato condannato in secondo grado a 4 anni e 8 mesi.
L’architetto Alfio Molteni fu ucciso da un colpo di pistola la sera del 14 ottobre 2015. Alla base del dissidio con la moglie Daniela Rho, con cui era in corso una causa di separazione, ci sarebbe stata la gestione delle figlie. Gli atti intimidatori – in quello che secondo la procura lariana era il piano criminale – sarebbero serviti proprio a screditare l’architetto di fronte agli occhi dei giudici chiamati a decidere. E invece, sono sfociati nell’omicidio del professionista.