Dal 28,2% di Como al 40,4 del lago, passando per il 33,9 di Cantù Erba, la Lega ha vinto in tutti i collegi lariani. La fotografia del voto in provincia mostra poi il flop del Partito Democratico, i cui consensi oscillano tra il 15,4 e il 19,2% nei tre collegi del territorio. Unico dato positivo per i Dem quello del capoluogo, dove il Pd è il primo partito con il 24% dei consensi. In forte crescita il Movimento 5 Stelle, che non riesce però a sfondare come avvenuto in altre zone d’Italia e si attesta sul Lario tra il 16,2% del collegio 1 al 21,7% di quello di Como.
Il centrodestra unito, sul Lago e in Valtellina ha sfiorato il 60% dei voti, oltre il triplo rispetto a quelli raccolti dal centrosinistra. E se Leu, Liberi e Uguali, nei tre collegi si è attestata appena sopra il 2%, tutti gli altri partiti in corsa sul Lario si sono fermati sotto la soglia dell’1%. Il record negativo è quello del Partito Repubblicano e del Blocco Nazionale, che non sono arrivati neppure allo 0,1%.
Anche in Brianza il centrodestra ha dominato, raggiungendo il 53,3% dei consensi con la Lega vicina al 34%. Nei tre collegi, il centrosinistra ha superato, anche se di misura il Movimento 5Stelle. I grillini hanno registrato una forte crescita dei voti, raggiungendo il 21,75% dei consensi nel capoluogo.
In controtendenza, come detto, il risultato di Como città, dove il Partito Democratico ha ottenuto il 24,09% e conquistato il primato tra le forze politiche. Nel capoluogo la Lega si è infatti fermata al 23,08%, mentre il Movimento 5 Stelle ha sfiorato il 20%. In generale, nelle città più grandi i Dem hanno tenuto più che nei piccoli centri. Marginali e sotto le aspettative i risultati ottenuti dalle formazioni minori vecchie e nuove.
Risultato pressoché identico anche per il Senato, con il Centrodestra che vince ovunque. Nel voto per Palazzo Madama però, rispetto a quello per Montecitorio il risultato dei CinqueStelle è stato migliore di quello del Centrosinistra. Nei due collegi lariani per il Senato, il PD è stato staccato di qualche punto dai pentastellati. Con la sola eccezione della città, dove i Dem, con il 24,10%, riescono a mantenere il primato non soltanto nei confronti del Movimento ma anche della Lega. Nei maggiori centri della provincia i numeri premiano sempre il Carroccio. Fuori dalle coalizioni, i risultati sono stati deludenti per tutti.
C’entrerà o no con il contenuto dell’articolo ma soprattutto con il titolo sulla “Lega pigliatutto”?
Secondo me c’entra.
La Como dell’amministrazione Lucini era decisamente più pulita di quella attuale.
Questa mattina ho percorso via San’Elia, la strada che costeggia lex zoo, ebbene nella siepe lungo il marciapiede c’è di tutto: lattine vuote, contenitori vuoti dello yougurt, bacinelle di plastica, più una varietà infinità di scontrini, carte, cartacce.
Davvero un bella immagine per la Como turistica, ma non solo ovviamente, considerando che lì sorge un parcheggio auto multipiano, che attrae utenti in generale, tra cui i turisti tanto ambiti.
Sicuramente, ciò è dovuto all’inciviltà di molti, ma anche all’inefficienza della giunta Landriscina a trazione leghista.
E il cerchio si chiude.