La crisi di Campione d’Italia torna sul tavolo del prefetto di Como Bruno Corda. I rappresentanti sindacali dei dipendenti del Comune dell’enclave hanno chiesto la convocazione urgente delle parti per definire un accordo che possa scongiurare un taglio del personale.
La situazione economica di Campione, come è noto ormai da tempo è critica. Per evitare il tracollo, il sindaco Roberto Salmoiraghi ha annunciato un piano di tagli e riduzione dei costi. Tra le misure più drastiche anche una riduzione del 20% degli stipendi dei dipendenti del Comune. Dai rappresentanti del personale è già arrivata la disponibilità a siglare l’accordo. Le organizzazioni sindacali segnalano però come il Comune non abbia ancora fatto la sua parte, denunciando in particolare il mancato pagamento della tredicesima e di metà dell’ultimo stipendio.
<Abbiamo chiesto per l’ennesima volta l’interessamento del prefetto – fanno sapere i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – perché ancora una volta le organizzazioni sindacali si sono adoperate per rispettare integralmente e con responsabilità gli impegni presi proprio al tavolo prefettizio, mentre l’amministrazione comunale continua a defilarsi>.
<Questo comportamento non è ulteriormente prorogabile – dicono ancora i rappresentanti dei lavoratori – pertanto riteniamo necessario raggiungere al più presto l’accordo per dare stabilità ai lavoratori e al Paese. Abbiamo informato anche i consiglieri comunali perché tutti sappiano e siano a conoscenza dello stallo della trattativa, non certo per cause imputabili alle rappresentanze dei lavoratori>.
La vicenda del Comune è legata a doppio filo con quella del Casinò di Campione d’Italia. La casa da gioco ha avviato una procedura che prevede il licenziamento di 156 dei circa 500 dipendenti ed è in corso una trattativa per scongiurare i tagli. Il prossimo 12 marzo, in Tribunale a Como è fissata l’udienza per la richiesta di fallimento del Casinò avanzata dalla Procura.