Il Comune non ha fornito in tempo utile garanzie e deroga sull’utilizzabilità del palaghiaccio di Casate. Quindi, salta il “Gosetto”. Un’istituzione dell’hockey comasco, un torneo che esiste da quasi trent’anni, dedicato alla memoria di Stefano Gosetto, scomparso nel 1985 in un incidente stradale.
La comunicazione, amara e amareggiata, è comparsa ieri sul sito ufficiale dell’Hockey Como.
“Il Presidente dell’Hockey Como Luca Ambrosoli e tutto il Consiglio direttivo della società biancoblu comunicano, con molta amarezza e profonda delusione, che il Torneo Internazionale Stefano Gosetto, giunto alla sua 29esima edizione, non verrà disputato. La decisione definitiva è arrivata questa sera dal consiglio direttivo, il quale ha preso atto dell’assenza di garanzie istituzionali relative all’apertura dell’impianto da gioco per il week end del 24 e 25 marzo, periodo in cui era programmata già da tempo la prestigiosa manifestazione di caratura Internazionale”. “Siamo giunti a questa sofferta decisione – continua la società – perché ad oggi, martedì 27 febbraio, non abbiamo ancora ricevuto garanzie e comunicazioni ufficiali da parte del Comune di Como e della CSU di poter utilizzare l’impianto da gioco. Siamo stupiti di questa mancanza, soprattutto dopo le dichiarazioni in tv e sui quotidiani locali da parte del Sindaco di Como e dell’Assessore allo sport Marco Galli”.
Ed è quindi Galli a rispondere all’Hockey Como.
“Proprio il giorno in cui la documentazione era pronta, il torneo viene annullato – replica l’assessore – è una spiacevole concomitanza. Stamattina ho parlato con il presidente della squadra, il quale mi ha detto di aver dovuto annullare il torneo perché le società partecipanti hanno avuto poco tempo per organizzarsi. E senza un buon numero di squadre partecipanti, non avrebbe senso organizzare il torneo. Ci sono stati dei ritardi – conclude Galli – è vero, ma siamo intervenuti per poter garantire almeno i 99 posti tra il pubblico. I ritardi hanno compromesso gli inviti alle altre squadre per il Gosetto, e siamo dispiaciuti”.