Nulla di fatto. Cittadini e residenti delle aree limitrofe l’impianto di depurazione di Comodepur dovranno tenere ancora il naso tappato su viale Innocenzo. Il vertice, tanto atteso dai comaschi, tra l’assessore all’Ambiente Simona Rossotti e il presidente di Comodepur, Alberto Grandi, ha messo al centro del tavolo proposte e idee per far fronte al problema, ma nessuna soluzione è stata per il momento adottata.
“L’incontro con i tecnici e i dirigenti di Comodepur avverrà ogni dieci giorni per trovare una soluzione ai miasmi provenienti dal trattamento fanghi e dalla grigliatura dell’impianto – ha spiegato l’assessore Rossotti – Al vaglio l’aspetto progettuale di tutti quegli impianti di depurazione urbani che in altri Paesi stanno funzionando – dice – Assieme al presidente Alberto Grandi e ai tecnici di Comodepur faremo una serie di riflessioni congiunte sul tema”.
L’assessore all’Ambiente di Como non esclude una serie di sopralluoghi nelle realtà dove il problema dei miasmi non è segnalato.
L’esponente di Palazzo Cernezzi si dice infine disposta a incontrare anche i rappresentanti del comitato dei residenti: “I cittadini meritano la massima attenzione e sono più che disposta a incontrarli”.
A qualche centinaia di metri, esiste uno spazio, ex ticosa.
Perché non scavare ad una certa profondità e incanalare il tutto?
Non vedo altre soluzioni perlomeno non costose.