Due i casi di tubercolosi polmonare registrati nel territorio tra la bassa comasca e la provincia di Varese dall’Ats Insubria, che rassicura i cittadini: “si tratta di attività di sorveglianza sanitaria precauzionale e non c’è pericolo. Sui primi 120 test effettuati, infatti, solo due sono risultati positivi e posti in profilassi farmacologica”.
L’Ats fa sapere che i due pazienti affetti da tubercolosi polmonare sono legati tra loro da un rapporto di stretta amicizia. Nel corso dell’inchiesta epidemiologica si è appurato che frequentano una scuola secondaria di secondo grado, ma in due classi diverse.
Sono stati dunque avviati i controlli preventivi sui contatti stretti familiari e la cerchia degli amici e dei compagni di sport coinvolgendo un totale di circa 50 soggetti. Gli stessi controlli, tramite esecuzione di test di Mantoux, sono stati effettuati anche su compagni e insegnanti delle due classi scolastiche direttamente interessate: circa 45 studenti e 25 docenti. Ats Insubria riferisce che a scopo precauzionale e a massima tutela della collettività scolastica si è quindi deciso di estendere, nei prossimi giorni, i controlli anche alle 4 classi che, durante il corrente anno scolastico, hanno svolto alcune attività didattiche congiuntamente alle classi frequentate dai due casi segnalati, soggiornando nel medesimo ambiente confinato con cadenza regolare, seppur per periodi molto limitati. Non sono inoltre necessari particolari interventi di disinfezione degli ambienti scolastici per i quali sono sufficienti, oltre ad una frequente aerazione, le ordinarie misure di igiene ambientale. I medici i famiglia del territorio sono stati debitamente informati e collaboreranno per la sorveglianza sanitaria dell’intera comunità.