La “maga” Silvana Casini, confidente e amica di Daniela Rho, la moglie di Alfio Vittorio Molteni, è stata la testimone chiave nell’udienza di oggi del processo per l’omicidio dell’architetto, ucciso a Carugo il 14 ottobre del 2015.
Al centro del lungo e a tratti teso confronto con il pubblico ministero Pasquale Addesso soprattutto alcune intercettazioni telefoniche di conversazioni avvenute dopo l’omicidio tra la stessa Rho e la maga. La moglie dell’architetto, che si era separata in modo conflittuale dal marito, in più occasioni ripete di essere preoccupata e di avere paura. Per l’accusa, la donna ha paura che gli inquirenti scoprano che sarebbe stata lei la mandante del delitto. Per Silvana Casini invece, Daniela fa riferimento alla paura di essere a sua volta in pericolo, di rischiare di fare la fine del marito. Le risposte della maga sono state più volte contestate, al punto che la presidente della corte Valeria Costi ha ripetuto: <Non venga qui a prendere in giro la gente, quello che sta dicendo non è credibile>, ha detto. Alla donna è stato prospettato anche il rischio di essere accusata di falsa testimonianza.
Tra le testimonianze più rilevanti anche quella dell’avvocato Natascia Montoleone, collaboratrice di Alberto Brivio, commercialista che per l’accusa è stato il mandante del delitto con Daniela Rho. La professionista ha confermato che Brivio le aveva parlato di una relazione di natura sessuale con Daniela Rho, circostanza che invece il commercialista ha sempre negato.
Con l’udienza di oggi si va verso la conclusione della fase dell’audizione dei testimoni e si va verso l’esame degli imputati.