Oltre 400 mila euro di multa e chiusura immediata dell’attività perché 24 lavoratori su 38 dipendenti sono risultati in nero. È la situazione scoperta dai Carabinieri di Cantù, unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro, in un ristorante orientale della città. Nel locale, gestito da un cinese di 43 anni, è stata riscontrata un’irregolarità del 63% sui dipendenti di varie nazionalità. Diverse le mansioni svolte: dalla preparazione del cibo al lavaggio dei piatti fino all’accoglienza in sala.
Dalle indagini condotte, sono emerse violazioni amministrative e penali: il titolare avrebbe omesso di verificare l’idoneità sanitaria al lavoro del personale, di effettuare corsi di formazione professionale, di informare sui rischi connessi all’attività e sul piano di gestione delle emergenze. L’ispettorato ha inoltre rilevato la mancanza di uscite di sicurezza segnalate in modo adeguato. L’uomo è stato denunciato per violazioni alla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, gli è stata immediatamente sospesa la licenza e ha ricevuto una multa di oltre 400 mila euro.