Teresio Olivelli, martire partigiano di Bellagio, morto in Germania in un campo di sterminio nel ‘45, sarà beato. La cerimonia, presieduta dal cardinale Angelo Amato e concelebrata da quindici vescovi e un centinaio di sacerdoti, si terrà sabato alle 10:30 al nuovo palasport di Vigevano.
La causa di beatificazione di Olivelli incentrata sul suo martirio, è in corso dal 1987 e un decreto di Papa Francesco dello scorso 16 giugno ha ufficializzato il termine di questo percorso.
Al rito saranno presenti i parenti di Olivelli e un compagno di prigionia, Venanzio Gibillini. Attese 4 mila persone tra cui i membri dell’Associazione Nazionale Alpini e la parrocchia di Hersbruck.
Nato a Bellagio, cresciuto a Mortara, Olivelli in gioventù simpatizzò per il fascismo, poi ne prese le distanze dal 1941 e nel ‘43 partì volontario come sottotenente degli alpini per la campagna di Russia. Al rientro in Italia, si rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò, fu arrestato e deportato in Austria, da dove riuscì a fuggire. Si unì allora alle formazioni della Resistenza cattolica, con un ruolo di sostegno morale più che militare. Arrestato a Milano il 27 aprile 1944, finì a San Vittore, quindi fu deportato ai lager di Fossoli e Flossemburg per essere infine inviato al campo di sterminio di Hersbruck.
Qui morì il 17 gennaio 1945, a soli 29 anni.