Arrivava in ufficio all’orario che più le faceva comodo, poi alterava l’orario di timbratura per far risultare che fosse regolarmente in servizio come previsto dal suo contratto. Una dipendente del Comune di Como è stata licenziata oggi, come previsto dalla recente normativa introdotta dal governo Renzi che prevede il licenziamento in tronco per i dipendenti pubblici accusati di essere furbetti del cartellino.
Per il Comune di Como si tratta del primo caso. <Su segnalazione del dirigente del settore di competenza – spiega l’assessore al Personale di Palazzo Cernezzi Elena Negretti – l’ufficio per i procedimenti disciplinari ha applicato la sanzione del licenziamento prevista dalla legge per l’ipotesi di falsa attestazione di presenza in servizio>.
La dipendente, secondo quanto accertato, tramite una procedura sostitutiva di timbratura dichiarava un orario di ingresso al lavoro diverso da quello effettivo. La segnalazione era scattata nel mese di ottobre dello scorso anno e oggi, dopo le necessarie verifiche, è scattato il provvedimento disciplinare, che sarà effettivo già da domani.
<Sono vicina umanamente alla persona coinvolta – dice Elena Negretti – Sono però fermamente convinta che ciascuno debba rispondere delle proprie azioni e dei propri comportamenti. E’ giusto che l’amministrazione intervenga in una situazione simile come previsto dalla legge>.