Nel 2017 la richiesta di cassa integrazione in provincia di Como è calata del 47,3% rispetto all’anno precedente. A rivelarlo è la Uil del Lario.
Scende in modo considerevole la richiesta di cassa integrazione straordinaria, che riguarda perlopiù chiusure o ristrutturazioni aziendali, e di quella in deroga, che interessa prevalentemente le piccole aziende.
Cresce invece del 45% la richiesta di cassa ordinaria, strumento tramite il quale le aziende spesso fronteggiano cali di ordini e fatturato.
“A condizionare l’aumento della richiesta di cassa integrazione ordinaria nel 2017 in provincia di Como – spiega la Uil del Lario – sono state soprattutto le aziende del distretto tessile, che conta ancora 830 dipendenti in cassa integrazione. Il 2017 – continua Salvatore Monteduro, segretario della Uil del Lario – è stato un anno di ripresa economica più marcata rispetto al 2016. La crescita economica nei nostri territori è stata positivamente influenzata dalla grande capacità delle aziende di essere competitive nel mercato estero e grazie anche alle ottime performance del settore turistico, e tutto questo fa ben sperare per il 2018. Infine, ancora una volta si rivela l’importanza degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: 2.134 lavoratori in cassa integrazione a Como e 795 in Provincia di Lecco nel 2017 hanno potuto contare su un sostegno economico e sono state salvaguardate le professionalità all’interno dell’aziende”.