Iperafflusso e sovraffollamento all’ospedale Sant’Anna di Como e al Sant’Antonio Abate di Cantù. Nella giornata di oggi si sono registrati molti accessi e difficoltà a ricoverare soprattutto in area medica le persone che hanno bisogno. Dalla mezzanotte alle 16 sono stati accettati 173 pazienti. A confermare la tendenza registrata la scorsa settimana, quando gli accessi erano stati 200 in sole 24 ore.
Principalmente sono malati che presentano sintomi influenzali, tra cui febbre. In particolare, per i pazienti anziani si tratta di complicanze dell’influenza, bronchiti croniche riacutizzate, scompensi cardiaci. Ci sono anche polmoniti e broncopolmoniti. Inoltre molti i codici bianchi e verdi che sono arrivati al pronto Soccorso dell’ospedale di San Fermo della Battaglia – spiegano da Via ravona – per trovare risposte che non trovano altrove. Dall’ospedale fanno sapere che malgrado le lunghe attese per i codici minori, il Pronto Soccorso è in grado di dare le necessarie cure a tutti coloro che si rivolgono alla struttura. Massimo l’impegno del personale sia medico che infermieristico. In ogni caso l’ospedale consiglia per coloro che presentano i sintomi influenzali: in caso di febbre alta, almeno per i primi 2 giorni, la terapia migliore sono gli antipiretici, stare a letto e idratarsi con tè e acqua. I pz anziani dopo il primo giorno di febbre dovrebbero contattare il loro medico di famiglia in quanto sono i più fragili. Per evitare la diffusione e il contagio, sarebbe meglio non frequentare luoghi pubblici, lavarsi spesso le mani, usare fazzoletti usa e getta.