Stabilità e prudenza. Sono questi i tratti caratterizzanti il mese di novembre secondo l’analisi congiunturale rapida dell’economia comasca. A parlarne è il presidente di Unindustria Como Fabio Porro, che osserva come la situazione rilevata sia ancora a macchia di leopardo. Le imprese di medio-grandi dimensioni evidenziano una tendenza nel complesso positiva in termini di fatturato ed attività produttiva, a differenza delle piccole imprese che fanno più fatica. Il settore tessile registra i risultati peggiori, se confrontato con quello metalmeccanico e con gli altri comparti produttivi. Rispetto ad ottobre, nel mese di novembre quasi la metà delle imprese del campione analizzato ha rilevato un livello di domanda interna ed estera stabile, e il livello della produzione industriale è rimasto invariato per il 59,6%. Sul versante del fatturato, più di un terzo delle imprese del campione ha aumentato le vendite, mentre poco più di un’impresa su cinque ha subito una contrazione dei ricavi. A differenza delle rilevazioni precedenti, le aspettative degli imprenditori comaschi per il futuro sono prudenti. Il 66% del campione si aspetta un periodo di stabilità e sul fronte occupazionale l’89,6% non prevede variazioni significative nella domanda di lavoro delle imprese. Stabilità anche per le province di Lecco e Sondrio, come emerge dai dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria. I principali indicatori esaminati, riguardanti domanda, andamento dell’attività produttiva e fatturato, pongono in evidenza un quadro orientato alla conservazione dei livelli.