Spintonata, buttata a terra, colpita da pugni e calci e derubata della borsa. Meno di due mesi dopo la rapina ai danni di una donna, aggredita davanti al cimitero della frazione di Vighizzolo di Cantù, gli agenti della polizia locale cittadina, al termine di una complessa indagine, hanno arrestato uno dei due malviventi e denunciato il complice. I due, italiani di 37 e 36 anni, sono nullafacenti residenti a Cucciago e Cantù. Sono accusati di rapina e lesioni volontarie aggravate in concorso.
Il violento colpo era stato messo a segno il 22 ottobre scorso. La vittima, ferita e sotto shock, era riuscita a fornire una descrizione dei suoi aggressori agli agenti della polizia locale. Alla ricostruzione dell’accaduto hanno contribuito anche alcuni testimoni che hanno collaborato con i vigili e hanno permesso anche di accertare che i malviventi viaggiavano su una Fiat Punto bordeaux.
Partendo dagli elementi raccolti, gli agenti della polizia locale hanno analizzato le immagini delle telecamere installate ai varchi della città di Cantù per leggere le targhe e hanno poi organizzato un posto di blocco per fermare l’auto sospetta, avvistata ripetutamente nella zona. I vigili sono anche riusciti a fotografare i due sospetti in modo che la vittima potesse effettuare il riconoscimento.
Completata l’indagine, gli agenti hanno chiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giuseppe Filippelli, 37enne residente a Cucciago, già segnalato in precedenza alle forze dell’ordine. L’uomo è stato arrestato in un centro di recupero per tossicodipendenti in provincia di Lodi, dove si era recato da alcuni giorni. Denunciato il complice.