Sul Lario la pioggia si fa desiderare. Non piove più come un tempo e le conseguenze si fanno sentire. Lo evidenzia un’analisi realizzata dall’Osservatorio di Coldiretti Como Lecco su dati Ucea, secondo i quali la situazione di siccità sul lago di Como si sta protraendo, praticamente senza interruzioni, dalla scorsa estate. Rispetto alla media climatica, dalla seconda decade di settembre ad oggi, è caduto il 57,9% di pioggia in meno, mentre a Lecco si è rilevato un calo del 55,1%. Il record si è registrato tra metà e fine ottobre, con il 98% di assenza di pioggia su entrambe le province. “Numeri che impongono riflessioni accurate sull’utilizzo e gli sprechi di acqua nei nostri territori – sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – La siccità è ormai un fenomeno stabile, capace di creare non pochi problemi economici agli imprenditori agricoli. Un importante passo avanti nella lotta all’emergenza idrica – chiarisce – è stato fatto con la nuova legge regionale sull’utilizzo delle cave dismesse come bacini di accumulo di riserve idriche”. Come spiega l’associazione degli agricoltori del Lario, riconvertendo anche solo il 10% dei poli estrattivi esauriti in tutta la Lombardia, poco meno di tremila, si potrebbe creare una riserva potenziale di almeno 90 milioni di metri cubi di acqua ogni anno utile a irrigare i campi. La situazione critica si allarga a tutta la regione e viene evidenziata anche dai risultati dell’indagine congiunturale del settore agricolo lombardo nel terzo trimestre 2017. In crisi in particolare il comparto dei cereali, colpito dalle condizioni climatiche sfavorevoli che hanno determinato un incremento dei costi di produzione.