Undici anni dopo il massacro di quattro persone a Erba, i responsabili della strage, Olindo Romano e Rosa Bazzi torneranno domani in un’aula di Tribunale. Davanti alla Corte d’Appello di Brescia si terrà infatti l’incidente probatorio su alcuni reperti mai analizzati prima.
Per i legali dei coniugi erbesi si tratta di un primo passo verso la possibile istanza di revisione del processo. I coniugi erbesi sono stati condannati in via definitiva per l’omicidio di Raffaella Castagna, del figlioletto di 2 anni Youssef Marzouk, della mamma Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini, oltre che per il tentato omicidio del marito di quest’ultima Mario Frigerio, morto poi nel 2014.
Alle 12 di domani, Olindo e Rosa saranno in aula a Brescia. Nella sostanza, i legali dei coniugi, Fabio Schembri, Luisa Bordeaux e Vincenzo D’Ascola, hanno chiesto di poter analizzare con la formula dell’incidente probatorio sette reperti: un accendino, due giubbotti, un mazzo di chiavi, il telefono di Raffaella Castagna, una macchia di sangue trovata sul terrazzino della casa di via Diaz e formazioni pilifere, peli o capelli, ritrovati sul maglione di Youssef.
Nell’udienza di domani, che sarà a porte chiuse come previsto per la camera di consiglio, le parti discuteranno su quali reperti analizzare effettivamente e dovrebbero poi essere nominati il perito o i periti che saranno incaricati di analizzare quei reperti. La richiesta di nuove analisi era stata già respinta dalla corte d’Assise di Brescia e contro questa decisione i legali dei coniugi condannati avevano presentato ricorso in Cassazione. Istanza accolta in aprile. Da qui la nuova udienza.