Oltre duemila bambini e ragazzi che frequentano le scuole comasche non hanno ancora presentato la documentazione sui vaccini obbligatori previsti dalla legge. Il dato, già di per sé elevato, è parziale perché meno della metà degli istituti ha trasmesso i dati all’Ats Insubria. Il totale degli studenti da 0 a 16 anni non in regola potrebbe dunque superare quota quattromila.
Nella giornata di oggi, la Regione e le Ats, le agenzie di tutela della salute della Lombardia, hanno tracciato un primo bilancio della situazione dopo la scadenza, il 31 ottobre scorso, dei termini per presentare i documenti sulle vaccinazioni.
Nel territorio dell’Asst Lariana, i piccoli da 0 a 6 anni non in regola sono 115. Per questa fascia di età, la legge prevede l’allontanamento da scuola per i bambini non vaccinati. Passando alla fascia di età dai 6 ai 16 anni, per i quali, in caso di inadempienza, sono previste sanzioni ma non l’esclusione dalle lezioni, il numero dei non in regola tocca quota 1944.
In base alla legge sull’obbligo vaccinale, la prenotazione di un appuntamento per effettuare le iniezioni è sufficiente per essere in regola. Negli ultimi mesi, l’Asst Lariana ha fissato circa 860 appuntamenti e sono già 805 i piccoli che non erano vaccinati e, tra agosto e ottobre, hanno avviato il percorso di adeguamento alla norma.
L’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera annuncia controlli immediati. <Verificheremo la situazione vaccinale
dei ragazzi che non hanno prodotto la documentazione – sottolinea – e qualora risultassero inadempienti avvieremo il percorso formale di recupero già messo in atto per i bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia, per convincer i genitori a regolarizzare la situazione>. Il numero dei bambini che hanno avviato il percorso di recupero è in crescita. <Auspico che questo trend cresca senza la necessità di applicare le sanzioni previste – conclude Gallera – ma ribadisco che saremo inflessibili affinché si raggiunga la copertura vaccinale del 95% considerata indispensabile per raggiungere l’immunità di gregge e la tutela della salute della collettività>.