Classi affollate, pochi insegnanti di sostegno, docenti chiamati a nuove mansioni e nuovi ruoli, estensione degli orari. La scuola nell’ultimo decennio è cambiata, ma il contratto di lavoro è fermo al palo. Negli istituti sono state introdotte nuove professionalità, l’intera organizzazione dei plessi ha subito una profonda e radicale trasformazione, molte competenze sono passate nelle mani dei dirigenti scolastici, per questo il nuovo contratto di lavoro deve essere adeguato e dovrà rispondere alle rinnovate esigenze per garantire migliori condizioni a docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario e soprattutto agli studenti. I sindacati riuniti Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno esposto le esigenze di un settore in continuo rinnovamento.
Per questo sono state organizzate sei assemblee di zona dall’8 al 17 novembre a Como, Erba, Olgiate Comasco, Cantù, Lomazzo e in Altolago per incontrare i lavoratori delle scuole e ragionare con loro delle necessità e delle proposte. Il rinnovo del contratto – chiudono i sindacati – non può più essere rinviato.