“Mi hanno sparato”, ha detto al pronto soccorso dell’ospedale di Cantù, chiedendo di essere curato. I medici hanno preso in carico il paziente e hanno avvisato, vista la gravità dell’episodio denunciato, i carabinieri. I militari hanno appurato (tramite i medici) che la lieve lesione riportata alla pupilla dell’occhio destro era incompatibile con una ferita da arma da fuoco, che sul luogo della presunta aggressione non c’erano bossoli, e che l’uomo aveva fornito false generalità sia agli operatori del pronto soccorso, sia ai carabinieri. Il 31enne marocchino era infatti stato colpito da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, eseguito il 6 maggio 2016, a seguito del quale era evidentemente rientrato di nuovo in Italia. È stato arrestato, processato per direttissima stamattina e condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione, da scontare al carcere Bassone di Como.