Smog: aria irrespirabile a Como. La centralina Arpa di Como Centro, posizionata in viale Cattaneo, ieri ha fatto registrare un valore di polveri sottili altissime: 117 microgrammi al metro cubo, più del doppio rispetto ai 50 microgrammi fissati come valore limite.
Il dato di giovedì non è disponibile, ma già mercoledì – 18 ottobre – la stazione di rilevamento faceva segnare un livello di polveri fuorilegge, pari a 78 microgrammi al metro cubo.
Nella scorsa settimana il Pm10 aveva superato per quattro giorni il livello di guardia: limite oltre il quale, secondo le nuove disposizioni regionali, scattano le misure antimosg. Ma domenica le polveri si erano nuovamente abbassate, quindi il sindaco di Como aveva deciso di non introdurre alcun blocco del traffico.
Il Pm10 è rimasto al di sotto dei 50 microgrammi al metro cubo anche lunedì e martedì ma, come anticipato, mercoledì è nuovamente schizzato oltre i livelli di guardia. Il dato di giovedì non è disponibile – probabilmente la centralina ha avuto un problema – e ieri la stazione è tornata nuovamente a segnare il livello di polveri, facendo registrare un valore impressionante: 117 microgrammi al metro cubo come media giornaliera.
L’emergenza smog quindi continua. In Svizzera, nel Canton Ticino, è stato abbassato il limite sulle autostrade a 80 chilometri orari per ridurre i livelli di inquinamento.
La speranza è che qualche pioggia, e soprattutto il vento possano tra domani e lunedì abbassare i livelli di inquinamento. Per contro, l’abbassamento delle temperature porta ad alzare i riscaldamenti nelle case, e quindi ad aumentare il livello di polveri sottili nell’aria.