Colpo di scena: Multi, la società multinazionale, che nel 2005 vinse l’appalto per ricostruire l’area Ticosa, torna a bussare a Palazzo Cernezzi. L’azienda, infatti, qualche giorno fa ha scritto al sindaco Mario Landriscina e ha chiesto un appuntamento. Inutile dire, che sulle agende l’impegno è stato immediatamente fissato: avverrà il prossimo mercoledì, a Palazzo Cernezzi.
La notizia ha aspetti clamorosi per due aspetti. La prima riguarda il modo pessimo in cui erano finiti i rapporti con la precedente amministrazione, con il rifiuto sia degli uffici che della giunta Lucini di accettare la proposta di transazione per chiudere ogni rapporto e ogni pendenza economico-legale proposta dai privati.
Irricevbile, era stato il giudizio del Comune sui tre punti qualificanti dell’offerta di Multi: ovvero, la risoluzione consensuale del contratto firmato nel 2006 e la rinuncia sia da parte della stessa Multi sia da parte del Comune a qualsiasi richiesta risarcitoria; la restituzione da parte dell’amministrazione a Multi dei 450mila euro versati a titolo di caparra e la rinuncia del Comune ad escutere la fidejussione da 3 milioni depositata a suo tempo dai privati.
All’epoca, si era nel gennaio 2017, ogni altra discussione era stata chiuso e l’unico punto di contatto tra Palazzo Cernezzi e Multi restava la sentenza del Consiglio di Stato attesa a gennaio 2018 su uno dei tanti contenziosi in atto.
Ora, invece, ecco raprirsi a sorpresa un canale di dialogo: se Multi l’abbia chiesto per proporre una nuova transazione e dire addio per sempre alla Ticosa oppure se per proporre un nuovo progetto di recupero, questo è un mistero. Ma non si può escludere nulla: nemmeno che le parti lavorino per un accordo sulla possibile parziale riapertura di un parcheggio nell’area.
Mercoledì se ne saprà di più.