Nell’ottobre del 2015 sfidano apertamente i Muscatello, arrivando addirittura a gambizzare un giovane membro della famiglia in strada a colpi di pistola. Nell’estate del 2016, dopo meno di un anno, la banda vicina ai Morabito di Africo – una delle famiglie di ‘ndrangheta più potenti della Calabria – domina piazza Garibaldi, a Cantù.
Una guerra mafiosa, descritta senza giri di parole dai carabinieri di Cantù in poche righe: “Sulla piazza Garibaldi ebbe inizio una serie interminabile di risse e di atti intimidatori che portò il gruppo criminale a estendere la propria fama a tutti i locali della piazza, alla popolazione e, più in generale, nei territori della provincia e in quelle limitrofe. Fino all’estate 2016, il gruppo calabrese poteva entrare in qualsiasi locale della piazza senza pagare le consumazioni e facendo da padrone, terrorizzando i proprietari che, nella maggior parte dei casi, preferivano assecondare in silenzio il gruppo criminale”.
Tutto ciò accadeva nella piazza principale della quieta e operosa Cantù. Che tanto quieta, in realtà non era: si pensava che dietro le risse del “mercoledrink” (la serata della movida canturina) vi fosse il tasso alcolico eccessivo di qualche ragazzo, in realtà si stava consumando una violenta guerra di potere.
Il gruppo calabrese voleva dominare la piazza. E i commercianti che si ribellavano passano guai. Come il barista che nell’ottobre del 2015 si è trovato un proiettile sul tettuccio dell’auto. O il passante al quale, un mese dopo, hanno sparato alla portiera dell’auto in seguito a una discussione. O, ancora, il gestore di un locale notturno canturino che nel gennaio del 2016 ha denunciato l’incendio dell’insegna con una bomba molotov.
I carabinieri di Cantù e Milano, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, sono riusciti a smantellare il gruppo criminale, arrestando nove persone.
Un lavoro lungo e complesso, per tentare di sradicare un preciso tipo di criminalità organizzata – la ‘ndrangheta – che non solo sembra radicata a Cantù, capitale della placida Brianza, ma che spara in strada, aggredisce e terrorizza la popolazione.